La bella storia dell’avv. Armando Izzo Comandante Partigiano “Fragola Doria”
a cura di Vittorio Mazzone.
La bella storia dell’avv. Armando Izzo Comandante Partigiano “Fragola Doria”
a cura di Vittorio Mazzone.
L’antifascismo riparte dalla storia. Con “Napoli 1943”
In occasione del 79° anniversario delle Quattro Giornate, l’Anpi partenopea presenta una piattaforma digitale. Ciro Raia, presidente provinciale: “Un grande progetto, nato grazie alla sinergia con l’Archivio di Stato e il locale Istituto della Resistenza, coinvolgerà università, imprenditoria, studiosi, scrittori e giornalisti”. Guardando all’80°
Oggi, martedì 27 settembre alle 10.30, presso l’Archivio di Stato di Napoli, sarà presentata la piattaforma digitale dedicata alle Quattro Giornate del settembre 1943, che videro uomini e donne del capoluogo partenopeo schierarsi con coraggio. Dalla parte di chi con coraggio disse “basta” alla guerra e alla violenza, e facendo di Napoli la prima città d’Europa a liberarsi da sola dall’esercito tedesco. Ciro Raia, presidente dell’Anpi provinciale di Napoli, ha voluto regalare a Patria Indipendente un piccolo assaggio in anteprima.
Presidente Raia, cosa vi ha spinto a dar vita al progetto?
Questa idea nasce circa un anno fa nell’autunno del 2021, principalmente (ma non solo) per volontà e iniziativa dell’Anpi napoletana, dell’Archivio di Stato nella persona della direttrice, Candida Carrino, che ha collaborato e sta collaborando alacremente al progetto, e dell’Istituto di storia della Resistenza campana, ma via via si è allargata (e si allarga tuttora) a coinvolgere molti altri attori: università, imprenditoria, studiosi locali, scrittori (come Rosi Selo) e giornalisti”.
Vi aspettavate di trovare tanto e vario materiale?
“Inizialmente non pensavamo che questo progetto, mirato alle Quattro Giornate di Napoli, i giorni dal 27 settembre al 1° ottobre 1943 di cui l’anno prossimo ricorre l’ottantesimo anniversario, potesse estendersi così tanto, ma ben presto ce ne siamo resi conto, al punto che sarebbe molto più corretto e appropriato parlare di un portale “Napoli 1943”, perché intendiamo inserire in questo sito tutto ciò che riguarda la storia di questa città in quell’anno cruciale: gli scioperi, lo sbarco, la caduta del fascismo…Il professore Aniello Cimitile, socio Anpi e già rettore dell’Università del Sannio, ci ha messo in contatto con due professori che hanno immaginato e curato la parte tecnologica del progetto.
Come sarà articolata la piattaforma?
Il sito sarà composto da cinque grandi sezioni. La sezione “Ricordo”, in cui si troveranno video, audio, testimonianze dei protagonisti, fotografie… per esempio quelle di Gianmaria Lembo, tra cui ricordo in particolare quella di Eduardo De Filippo mentre guarda il suo teatro bombardato, oppure quella della chiesa di Santa Chiara. Si potranno visionare inoltre le prime pagine dei giornali di allora. La sezione “Evocare” sarà dedicata ai calendari delle manifestazioni, soprattutto quelle legate e interne alle scuole, con cui c’è la volontà di collaborare intensamente. Nella sezione “Tramandare” troveranno posto, per esempio, le interviste ai nonni realizzate dagli studenti, e in quella “Raccontare” si potrà leggere e vedere cosa si mangiava allora, come ci si divertiva (stupefacente la vastissima collezione di giocattoli antichi del “giocattologo” Vincenzo Capuano), cosa si vedeva e leggeva… La sezione “Ricercare”, infine, è dedicata a promuovere la collaborazione con professori e ricercatori delle Università affinché facciano approfondire attraverso tesi di laurea e di dottorato questo periodo storico nella città di Napoli.
L’impressione è di un work in progress che riserverà tante sorprese, è così?
L’intento è anche che tutti questi studi e lavori, poi, vengano riversati nel portale. Infatti è importante sottolineare che questa piattaforma non è assolutamente chiusa e finita, ma è in divenire, pensata con l’obiettivo che possa essere costantemente alimentata e aggiornata. Mi fa piacere ricordare, ancora, il recente incontro con Luigi Verolino, storico locale della zona di Ponticelli, particolarmente colpita durante le Quattro Giornate da fucilazioni di civili, che è riuscito a recuperare, anni addietro, i verbali dei carabinieri di allora, mettendoli a disposizione del nostro progetto.
Destinato a tutti, quindi.
Il portale “Napoli 1943” mira a essere uno strumento, sempre in espansione, soprattutto per le scuole, ma anche per tutti, affinché si sappia – innanzitutto – che esiste questa gran mole di materiale e poi vi si possa facilmente accedere, per conoscerlo, apprezzarlo, riutilizzarlo per ricerche e approfondimenti e diffonderlo.
Insomma, in vista dell’80°, uno strumento di conoscenza e insieme un concreto segno di gratitudine verso una città il cui popolo per primo, con coraggio e ad altissimo prezzo di sangue, ha saputo trovare la volontà e la forza di ribellarsi all’occupante nazista e liberarsene, conquistandosi poi per questo la Medaglia d’Oro al Valor Militare.
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Alla presentazione ufficiale del portale, realizzata grazie alla collaborazione tra l’Archivio di Stato Di Napoli, l’Anpi, l’Istituto campano per la storia della Resistenza, dell’antifascismo e dell’età contemporanea “Vera Lombardi” e l’Archivio Gianmaria Lembo, saranno presenti: Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli; Ettore Acerra, direttore scolastico regionale della Campania; Michele Petraroia dell’Anpi nazionale; Ciro Raia, presidente Anpi provinciale Napoli; Massimiliano Marotta, presidente dell’Istituto italiano per gli studi filosofici; Guido D’Agostino, presidente dell’Istituto campano per la storia della Resistenza e Vincenzo Capuano, giocattologo. Modera Candida Carrino, direttore dell’Archivio di Stato di Napoli.
Mercoledì 28 settembre 2022 ore 10:30, Piazza Carità, stele Salvo D’Acquisto
Cerimonia di deposizione di corone d’alloro in memoria dei Martiri napoletani caduti per la libertà e la democrazia
Il 18 giugno si è insediato il Comitato Scientifico dell’Anpi di Napoli composto da Francesco Amoretti, Candida Carrino, Gianni Cerchia, Aniello Cimitile, Guido D’Agostino, Roberto D’Avascio, Nino Daniele, Pino Ferraro, Maria Filippone, Diego Guida, Diego Lazzarich, Massimiliano Marotta, Luciano Scateni, Maria Rosaria Selo, Carlo Verde, Luigi Verolino, Massimo Villone, Sergio Zazzera.
L’incontro, tenutosi c/o i locali dell’Archivio di Stato di Napoli, è stato introdotto da Ciro Raia (Presidente provinciale Anpi), che si è soffermato sulla necessità di lavorare unitariamente ad un programma di informazione e di diffusione di conoscenze storiche proiettato all’80° anniversario delle Quattro Giornate di Napoli. Nel confronto che ne è seguito, tutti i presenti si sono detti convinti dell’esigenza di lavorare alla costruzione di una rete di formazione atta a creare un ponte con le nuove generazioni senza trascurare, però, le diverse altre fasce d’età.
Il prossimo appuntamento è previsto per metà luglio e sempre nei locali dell’Archivio, perdurando le difficoltà dell’Amministrazione cittadina nell’assegnare una dignitosa sede all’Anpi della città Medaglia d’oro delle Quattro Giornate.
L’8 e 9 aprile l’A.N. P. I. presenta in Campania il libro “Paisà, sciuscià e segnorine”.
Un racconto corale di Napoli, Roma e il Mezzogiorno nei due anni sotto gli Alleati.
Il peculiare percorso di uscita dalla guerra dell’Italia meridionale è il tema del libro Paisà, sciuscià e segnorine. Il Sud e Roma dallo sbarco in Sicilia al 25 aprile (Il Mulino), di Mario Avagliano e Marco Palmieri, che raccontano questo periodo attraverso una pluralità di fonti coeve: lettere, diari, corrispondenza censurata, relazioni delle autorità italiane e alleate, giornali, canzoni, film.
Le date e le Sezioni Territoriali ANPI:
Venerdì 8 aprile, ore 18.00. Sezione territoriale Anpi Acerra, presso Hostaria Marinella – Via Castaldi 5, Acerra.
Sabato 9 aprile, ore 10.30. Sezione territoriale Gragnano,
presso la Biblioteca Comunale di Gragnano – Via dei Sepolcri 30, Gragnano. Sarà presente il Presidente ANPI provinciale di Napoli, Ciro Raia.
Sabato 9 aprile, ore 16.45. Sezione territoriale Capodimonte,
presso la sede Ass.ne Rosso Democratico-Via Bosco di Capodimonte 9G, Napoli.
Dopo il partecipato congresso, tenuto due settimane fa alla presenza del Presidente Nazionale Gianfranco Pagliarulo, ieri sera sono stati eletti i responsabili del nuovo direttivo provinciale dell’Anpi di Napoli. A guidare l’Associazione dei partigiani di Napoli è stato chiamato il compagno Ciro Raia, che si avvarrà della collaborazione di Sara Cucciolito (vice-presidente) e di Salvatore Ivone (segretario). Il neo eletto presidente nel ringraziare tutti i componenti del direttivo, per la fiducia accordatagli, ha indicato subito delle priorità (giovani, scuola, periferie, ambiente e lavoro) sulle quali concentrare il lavoro dell’Associazione nei prossimi mesi. Raia, quindi, ha rivolto un particolare saluto ed un ringraziamento (salutato da un caloroso applauso), per quanto fatto negli anni passati alla presidenza dell’Anpi, ad Antonio Amoretti -partigiano delle Quattro Giornate- che, all’unanimità, è stato nominato Presidente onorario dell’organismo provinciale napoletano.
COMUNICATO STAMPA
Il giorno 4 dicembre –presente il Presidente Nazionale Gianfranco Pagliarulo- si è tenuto il Congresso Provinciale dell’Anpi di Napoli. Ad aprire i lavori è stato il Sindaco di Napoli, il professore Gaetano Manfredi, che, nel suo intervento, ha ribadito il suo impegno a “salvaguardare, rinnovare e rigenerare le testimonianze”.
A seguire ci sono stati, poi, i saluti dei rappresentanti della Cgil di Napoli, dello Spi Campania, di Libera, dell’Arci, dell’Arci Gay, della Direzione Museo Archeologico Nazionale, del PD e di Articolo1, della Rete della Memoria di Acerra, della Rivista Infiniti Mondi.
Le tesi congressuali sono state illustrate da un’ampia ed approfondita relazione del senatore Luigi Marino, coordinatore regionale dell’Anpi. Le conclusioni dei lavori sono state tratte dal Presidente Pagliarulo.
Prima di passare agli altri adempimenti previsti dalle norme congressuali, tutti i presenti hanno tributato un lungo e commosso applauso ad Antonio Amoretti, ultimo combattente delle Quattro Giornate, per molti anni guida dell’Anpi di Napoli. Amoretti, assente per motivi di salute e per inclemenze climatiche, ha fatto giungere all’assemblea un messaggio di saluto insieme alla decisa volontà (peraltro già annunciata agli organismi provinciali) di dimettersi da ogni carica ma non, per questo, far mancare il suo contributo di esperienza e di testimonianza. Seduta stante, quindi, all’unanimità, è stata votata la proposta di assegnare al Partigiano Antonio Amoretti la carica di Presidente Onorario dell’Anpi di Napoli. Ed è stato deciso che, nei prossimi giorni, una delegazione di neo eletti componenti il Direttivo Provinciale si porterà –per un doveroso saluto- a casa dello stesso Amoretti, al quale sarà consegnata anche una targa ricordo.
https://www.facebook.com/groups/476192935855871/permalink/2224276597714154/
Lunedì 27 settembre 2021 Ore 11:30 il Presidente nazionale ANPI Gianfranco Pagliarulo interverrà all’Iniziativa indetta dai lavoratori della Whirlpool di Ponticelli, nell’Aula sociale CRAL, dal Titolo “Le Quatto Giornate di Napoli – Quando l’ingiustizia diventa legge la resistenza diventa dovere”
Al termine “PASTASCIUTTA ANTIFASCISTA”
Sezione territoriale A. N. P. I. CAPODIMONTE “Salvatore e Ciro Palumbo”
Presentazione del libro: “Maranese, storia di una vita” autore Michele Marciano, edizioni Nodo Libri. Martedì 28 settembre, Via Bosco di Capodimonte 9 g (presso sede Ass. Ne Rosso Democratico) – ore 17.00.
Interventi e saluti: Vincenzo Acampora, Patrizia Russo e Sara Cucciolito
Relatori:
Editore Fabio Cani, A. N. P. I. Como
Prof. Ciro Raia, A. N. P. I. Napoli.
Prof. Ludovico Chianese, A. N. P. I Capodimonte.
Prof. Carlo Verde, Associazione Amici del Real Bosco di Capodimonte.
Autore Michele Marciano.
Seguirà breve dibattito
Celebrazioni istituzionali
Alla Cerimonia di deposizione di corone d’alloro in memoria dei Martiri napoletani caduti per la libertà e la democrazia, martedì, 28 settembre 2021 ore 11 – Piazza Carità – stele Salvo D’Acquisto con il presidente Anpi Napoli Antonio Amoretti sarà presente il presidente Nazionale dell’ANPI Gianfranco Pagliarulo.
Per ricordare il 75° anniversario della Liberazione, l’ANPI, in considerazione –soprattutto- del momento drammatico in cui vive il Paese, ha scelto due simboli: un manifesto e una canzone.
Il manifesto, dono del maestro Ugo Nespolo, ha un’unica parola d’ordine: Rinascere. La canzone è quella della libertà: Bella Ciao.
Si sa, i simboli sono importanti. Rappresentano un modello, una guida a cui fare riferimento, un indirizzo, quasi un senso da dare al cammino di ogni uomo. E, particolarmente quest’anno, il 25 aprile deve, perciò, avere più senso, più significato, non solo di memoria ma ancor più di costruzione, di avvenire.
Oggi, come 75 anni fa, si ha il dovere e la necessità di raccogliere l’addio di chi, sul punto di morte, ha cercato di mandare a chi ancora vive. Un addio rimasto, però, chiuso e perduto nell’animo di chi se ne è andato.
Settantacinque anni fa fu l’addio di coloro che ci fecero dono della libertà, dei condannati a morte della Resistenza, delle madri private dei figli e le spose dei mariti, di un’intera generazione sacrificata dall’avventura fascista. Oggi è l’addio di chi è stato costretto a varcare la soglia dell’aldilà senza il conforto di una parola, di una mano da stringere, di una lacrima asciugata.
Settantacinque anni fa quei morti imposero il loro estremo sacrificio sul piano ineludibile della trasformazione dello Stato. Uno Stato che doveva costruirsi sulle direttrici della libertà, della democrazia, della giustizia, dell’unità e dell’eguaglianza.
Anche i morti di oggi impongono che il loro sacrificio non sia avvenuto invano e gridano che la trasformazione dello Stato debba verificarsi non attraverso un camaleontico continuismo ma con mutamenti effettivamente innovativi e anticipatori.
I morti di oggi impongono, altresì, di stanare ed abbattere i fascismi (specialmente quelli latenti, che sono i più pericolosi), di sostenere fortemente i rappresentanti delle istituzioni non vocati alla pratica del trasformismo ma capaci di interpretare l’arte della politica (la tèchnè politikè) come mezzo per garantire il benessere (lo stare bene insieme) della comunità, di reiterare costantemente la fede e il patto di coesione –come durante la Resistenza- tra uomini diversi per ideologie ma uniti per la difesa delle libertà degli uomini.
Il 25 aprile del 2020 non potrà essere solo ricordo né desiderio di un sogno resistente. Dovrà essere soprattutto consapevole azione, individuale e collettiva, per indirizzare ogni sforzo verso una differente lettura della realtà. Ed in questa realtà ci sono i bambini e gli anziani, gli ammalati e le vittime di femminicidio, gli immigrati e gli emarginati, i morti sul lavoro e i giovani in cerca di un’occupazione. E c’è pure tanta necessità di scuola, tanta Europa unita, tanta ricerca di pace tra i popoli.
Solo così si potrà dare –rifuggendo da ogni ripetitiva demagogia- valore storico e culturale alla parola Resistenza: opporsi a un’azione, contrastandone l’attuazione e impedendone o limitandone gli effetti, star fermo e saldo in democrazia, contro le mafie, i terrorismi, i razzismi, i fanatismi religiosi, la corruzione, la mala politica.
Allora l’ANPI, al fine di raccogliere una più sentita partecipazione si è raccolta attorno a un altro simbolo di unità e speranza. Per il 25 aprile 2020 (in un momento di necessario distanziamento sociale) ha lanciato il flashmob “cantiamo tutti Bella ciao dai balconi”. Perché Bella ciao è un canto capace di suscitare emozioni e coinvolgimento; perché Bella ciao, in qualsiasi lingua intonata, riaccende il destino condiviso della passione e della libertà.
Infatti, anche se quella cantata ai nostri giorni è la riproposizione di un condensato di diversi approcci dialettali e popolari, Bella ciao rappresenta, soprattutto, per le sue infinite quanto naturali contaminazioni, la voce del lavoro dell’Italia del primo Ottocento, il canto dell’amore non corrisposto, della gelosia, della prigionia, della morte per la libertà, della Resistenza.
Ecco perché, per la ricorrenza del giorno della Liberazione, l’ANPI ha scelto due ben precisi simboli. Perché possa diventare sempre più pressante il dovere di ricordare e far ricordare, di raccontare ciò che successe 75 anni fa (ma anche un secolo fa, un millennio fa o solamente oggi e anche il giorno dopo). Ma, soprattutto, perché possa essere rinvigorita –giorno dopo giorno- la scelta repubblicana fatta dall’Italia: quella di far quadrato intorno alla Costituzione ed ai principi che ne consacrano i valori di democrazia e di antifascismo.
Ciro Raia
Responsabile Scuola ANPI Napoli
“E’ stato un grande 25 aprile, pieno di voglia di camminare uniti. Non perdiamoci di vista”
Carla Nespolo- Presidente nazionale ANPI
In questo 25 aprile Festa della Liberazione, Napoli ha visto sfilare per le vie della città un grande e gioioso corteo.
L’ANPI di Napoli RINGRAZIA, il Presidente della Camera dei Deputati, la Regione Campania e il Comune di Napoli, e le Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori, le Organizzazioni Politiche, le Associazioni e le tantissime Cittadine e Cittadini Napoletani che hanno raccolto l’appello in difesa dei valori della democrazia dell’antifascismo, e della solidarietà, per contrastare le violazioni di principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale.
“In questo periodo si respira mal’aria oggi si respira un profumo di Libertà” (Antonio Amoretti, Partigiano delle Quattro Giornate di Napoli, Presidente Anpi Napoli)
Il giorno 17 gennaio 2018 sarà una giornata importante per l’ANPI di Napoli, alla presenza del responsabile area Sud dell’ANPI, Compagno Vincenzo Calò e della nostra presidente nazionale, la senatrice Carla Nespolo. ci saranno in programma due iniziative.
Alle ore 10:00, il presidente Carla Nespolo visiterà la mostra “Hercules alla guerra”, allestita al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e parteciperà all’ iniziativa presso la sala conferenze del MANN, dal titolo “NAPOLI LA CITTÀ DELLE QUATTRO GIORNATE E DELLA SOCIETÀ DEGLI UGUALI” con gli interventi del Prof. Ciro Raia, responsabile scuola ANPI Napoli, Dott. Paolo Giulierini, direttore MANN, Gennaro Morgese, curatore della mostra, Dott. Guglielmo Loi, figlio di Nanni Loy, Antonio Amoretti, Presidente Anpi Napoli, Padre Alex Zanotelli, Carla Nespolo presidente nazionale ANPI.
Alle ore 16,00, come consuetudine ci sarà il nostro incontro di inizio anno con tutti i nostri iscritti e tutti i democratici antifascisti.
L’incontro si terrà nel salone Congressi “Gianfranco Federico” della Sede Cgil di via Toledo 353 – Napoli.
All’iniziativa che conclude l’esposizione della MOSTRA per immagini SULLE LEGGI RAZZIALI “Un giorno per la Memoria”, interverranno Luigi Nuzzi, presidente sezione ANPI CGIL di Napoli, Antonio Amoretti, presidente CP Anpi di Napoli, Vincenzo Calò, responsabile area Sud dell’ANPI, Walter Schiavella, Segretario generale della Camera del lavoro metropolitana di Napoli.
La MOSTRA per immagini SULLE LEGGI RAZZIALI “Un giorno per la Memoria”, allestita a cura della Camera del Lavoro di Napoli e realizzata dalla Sezione ANPI della CGIL Nazionale “Adele Bei”, in collaborazione con lo Spi e la CGIL Nazionali, è visitabile dal 10 al 17 gennaio dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 18.
Durante l’orario di visita della mostra per immagini sulle leggi razziali “un giorno per la memoria” alla CGIL di Napoli è possibile richiede l’iscrizione all’ANPI di Napoli.
GIORNATE DEL TESSERAMENTO ANPI
L’Italia è Antifascista
3 FEBBRAIO 2018
Giornata del Tesseramento ANPI Napoli
Galleria Principe di Napoli
ore 10:00 – 13:00
Banchetto per il tesseramento
Raccolta firma appello nazionale “MAI PIÙ FASCISMI”
Presentazione Progetto per il Museo delle Quattro Giornate.
A.N.P.I .
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
PARTIGIANI D’ITALIA
Comitato Provinciale di Napoli
Tra il 1938 e il 1939, ottanta anni fa, per decisione del fascismo, con la firma del re, Vittorio Emanuele III di Savoia, furono promulgate le leggi che trasformavano l’Italia in un paese razzista: seguirono discriminazioni, persecuzioni e poi lo sterminio nei campi di concentramento.
Si rinnova ogni anno il 27 gennaio, anniversario della liberazione del lager di Auschwitz, il ricordo di quegli eventi, affinché simili crimini e vergogne non si verifichino mai più in Italia e in nessuna parte del mondo. Anche quest’anno Napoli, con una serie di iniziative realizzate grazie alla collaborazione di tanti soggetti istituzionali, associativi e culturali, rinnova il suo impegno contro ogni persecuzione e discriminazione di razza, di religione, di credo politico, di orientamento culturale, filosofico o sessuale.
Il programma, che prevede sia iniziative culturali ed incontri pubblici che celebrazioni ufficiali cui parteciperanno le massime istituzioni della città, è stato presentato questa mattina, nella sala Giunta di Palazzo San Giacomo, dall’Assessore alla Cultura Nino Daniele, con l’Assessore alla Scuola Annamaria Palmieri e la Delegata alle Pari Opportunità, Simona Marino. Presenti i rappresentanti della Prefettura di Napoli, Comunità Ebraica, ANPI – Associazione Nazionale Partigiani Italiani, Arcigay, Arcilesbica, Arci Movie, Fondazione Valenzi, Istituto Campano per la Storia della Resistenza, Associazione “Chi Rom … e Chi no”, ATN.
28 settembre 1943 – 28 settembre 2017 – Dalla parte giusta! Contro la camorra e la violenza con gli ideali della Resistenza
Vivere e far rivivere sul territorio cittadino l’orgoglio napoletano di settantaquattro anni fa quando la Città, con il suo esempio e sacrificio, indicò a tutti gli italiani, la via verso la libertà, la giustizia e la democrazia.
La città ricorda in questi giorni il settantaquattresimo anniversario delle Quattro Giornate di Napoli (28 settembre – 1 ottobre 1943) nelle quali insorse contro gli occupanti tedeschi ed i loro alleati fascisti e si liberò con le sue forze, anticipando l’arrivo delle truppe alleate e dando a tutta l’Europa un segnale importante per la lotta di Resistenza contro il nazismo e il fascismo.
Alle celebrazioni solenni, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli aggiunge un programma di iniziative culturali ideate con l‘ANPI, con l’Istituto Italiano per la Storia della Storia della Resistenza ”Vera Lombardi”, con la Fondazione Premio Napoli e ancora con associazioni, enti, artisti, personalità del mondo della cultura che hanno voluto generosamente dare il loro contributo.
Dedicate a Roberto Bracco, intellettuale antifascista, un ‘nobel mancato’, che sarà ricordato dal professor Francesco Soverina nell’evento di presentazione del suo libro Il “Caso Bracco”- una ferita non sanata, il 30 settembre all’ex-Ospedale della Pace nell’ambito del Festival ‘Ricomincio dai libri’, anche quest’anno le celebrazioni delle Quattro Giornate di Napoli si richiamano alla liberazione dalle mafie e dalle camorre, stabilendo un ponte ideale tra i valori della Resistenza e l’impegno di oggi contro la criminalità organizzata e in difesa della legalità e dei valori della Costituzione.Programma delle manifestazioni
Il Presidente Nazionale dell’ANPI, Carlo Smuraglia e il Presidente del Comitato Provinciale di Napoli, Antonio Amoretti, interverranno alla Festa Nazionale Articolo 1 – MDP.
Mercoledì 27 settembre alle ore 17.00 – Cortile Santa Chiara – Piazza del Gesù – Napoli “Le quattro giornate di Napoli, difesa della Costituzione e antifascismo”.
Carlo Smuraglia, Antonio Amoretti, Roberta Agostini, Mario Coppeto, Pietro Folena
Il Comitato Provinciale di Napoli dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia esprime la propria solidarietà all’Arci Gay di Napoli e al suo Presidente Antonello Sannino, per il vile attacco omofobo alla loro sede.
ISCHIA – Si terrà a Ischia Ponte il prossimo sabato 8 ottobre alle 11:00,
presso la Biblioteca Antoniana, la presentazione ufficiale della sezione
A.N.P.I. Isola d’Ischia. L’associazione Nazionale Partigiani d’Italia vedrà sul
territorio isolano una sua presenza, si spera sempre più attiva e fiorente,
grazie all’impegno di Marianna Lamonica e di un gruppo di attivisti locali. Già
da tempo infatti, l’A.N.P.I. nella figura del suo Presidente Provinciale e
Campania il Prof. Ciro Raia, aveva manifestato interesse nella volontà di
istituire una sezione isolana, stesso che oggi si concretizza in un primo
appuntamento il prossimo sabato.
Un incontro conoscitivo, per misurare e comprendere a fondo le motivazioni
quanto mai attuali che spingono oggi il gruppo di attivisti e la sezione
provinciale a istituire una sezione territoriale intitolata a Teresa Mattei. A soli
venticinque anni d’età, fu la più giovane tra tutti i Costituenti, distinguendosi
in particolare sulla definizione dell’articolo 3 della Costituzione, sul tema
fondamentale dell’uguaglianza. Fino alla fine dei suoi giorni (2013) è stata
attiva per la tutela dei bambini e la trasmissione dell’antifascismo alle nuove
generazioni.
“La sezione ANPI dell’Isola di Ischia – confida Marianna Lamonica – si onora di
assumere il suo nome. La ricerca per l’intitolazione è stata lunga e ponderata, la scelta di
Teresa Mattei, un’illuminazione.”
Introdurrà l’iniziativa Marianna Lamonica, con i saluti della Dott.ssa Lucia
Annicelli, Direttrice della Biblioteca Antoniana e gli interventi del Prof.
Leandro Limoccia dell’Università Federico II di Napoli, Presidente ANPI e
Libera Portici e il Prof. Ciro Raia, Presidente ANPI Provinciale e ANPI
Campania.