CONTRO LO SCEMPIO DELLA COSTITUZIONE E CONTRO LA LEGGE ELETTORALE ITALICUM

13 Giugno 2016 Nessun commento »

Locandina15Giugno

Appello per le Elezioni Amministrative.

14 Maggio 2016 Nessun commento »

Il Comitato Provinciale dell’ANPI di Napoli, come sempre, anche in occasione della prossima tornata elettorale amministrativa, raccomanda di dare la preferenza a candidati di chiaro orientamento  antifascista.

Oggi, più che mai, data la situazione del paese, è necessario che le elettrici e gli elettori, sinceramente democratici e antifascisti, siano consapevoli che sono in discussione il nostro pensare, le scuole, le università pubbliche, i diritti sindacali, lo stato sociale e l’avvenire dei nostri giovani.

E’ quindi necessario andare a votare e preferire candidate e candidati che condividano gli ideali e i valori nati dalla Resistenza e dell’Antifascismo.

Oltre alla scelta dei migliori amministratori per la nostra città, ci attende la raccolta di firme per i referendum per l’abolizione dell’Italicum e una grande mobilitazione popolare capace di affermare un grande NO nella prossima campagna referendaria.   Un NO forte e tanto grande da impedire lo stravolgimento dei principi originari della nostra Costituzione Repubblicana, quanto da renderli, finalmente, attuati.

Appello dell’Anpi Comitato Prov.le di Napoli per il 25 Aprile

22 Aprile 2016 Nessun commento »

25 Aprile 2016

Il 25 aprile del 1945 il popolo italiano, con alla testa le partigiane e i partigiani, liberò l’Italia dalla barbarie nazifascista.

Dopo 71 anni, siamo costretti ancora a discutere di neo-nazifascismo, di violenza, di illegalità e corruzione, di omofobia, di xenofobia, di antisemitismo, di razzismo, di terrorismo e guerre.

Le libertà e le garanzie conquistate sono sempre più sotto gli attacchi del revisionismo e del negazionismo. È a rischio la nostra Costituzione nata dalla Resistenza e dalle lotta antifascista. Sono a rischio il nostro pensiero, le scuole e le università pubbliche, i diritti sindacali, lo stato sociale e l’avvenire dei giovani.

Oggi, più che mai, dobbiamo ribadire che è necessario resistere e lottare per costruire una società più giusta in un mondo di pace.

Il nostro motto deve sempre essere :

Contro l’illegalità e la violenza con gli ideali della Resistenza

 

Hanno già sottoscritto l’appello dell’ Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Comitato Prov.le di Napoli:

Comune di Napoli,

Città Metropolitana di Napoli,

L’Istituto Campano per la Storia della Resistenza dell’Antifascismo e dell’Età Contemporanea “Vera Lombardi”,

Associazione ARCI,

Ex OPG Occupato – Je so’ pazzo,

Insurgencia,

Associazione Culturale “Maddalena Cerasuolo”,

Centro di Promozione Culturale INSIEME-AFRAGOLA E CASORIA

Gruppo antimilitarista “…e la caserma crollò”,

Associazione culturale “Lidia Menapace, Culture e Memorie”,

CGIL Camera del Lavoro Metropolitana di Napoli,

Giosué Di Maro – Segretario Regionale FP CGIL Medici e Dirigenza SSN,

Pietro Maffione,

Maria Vitolo – Segretario Regionale Filcams CGIL Campania-Napoli,

Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie,

Alex Zanotelli,

Felicetta Parisi.

Puoi sottoscrivere l’appello inviando una mail a anpi.provinciale.napoli@gmail.com

 

“Il comandante Bulow – Arrigo Boldrini partigiano, politico, parlamentare”

20 Aprile 2016 Nessun commento »

ANPI Napoli e Associazione Culturale “Maksim Gor’kij”

invitano  alla presentazione del libro

“Il comandante Bulow – Arrigo Boldrini partigiano, politico, parlamentare”

Autore Edmondo Montali

 

Interverrà

Antonio AMORETTI

Presidente ANPI Napoli

Presenteranno il volume

Eugenio Donise,

Senatore

Carlo Ghezzi,

Segretario della Fondazione Giuseppe Di Vittorio

Francesco Soverina

Istituto Campano per la Storia della Resistenza.

 

Giovedì 21 aprile 2016, alle ore 17.00 Associazione Culturale Maksim Gor’kij (già Italia-URSS) Via Nardones, 17 80132 Napoli tel. 081 413564.

VERSO IL 25 APRILE

19 Aprile 2016 Nessun commento »

ANPI 20 APRILE

11 Maggio 2014 Nessun commento »

Le proposte di riforma costituzionale ed elettorale:

l’Anpi lancia l’allarme

Pubblichiamo qui di seguito il documento-manifesto del 29 aprile approvato dal Comitato nazionale dell’Anpi.

 

Il Comitato nazionale dell’ANPI rileva che:

– l’indirizzo che si sta assumendo nella politica governativa in tema di riforme e di politica istituzionale non appare corrispondente a quella che dovrebbe essere la normalità democratica;

– si sta privilegiando il tema della governabilità (pur rilevante) rispetto a quello della rappresentanza (che è di fondamentale e imprescindibile importanza);

– si continua nel cammino – anomalo – già intrapreso da tempo, per cui è il Governo che assume l’iniziativa in tema di riforme costituzionali e pretende di dettare indirizzi e tempi al Parlamento;

– un rinnovamento della politica e delle istituzioni è essenziale per il nostro Paese, come già rilevato nel documento dell’ANPI del 12 marzo 2014;

– sono certamente necessari aggiustamenti anche del sistema parlamentare, così come definito dalla Costituzione, rispettando peraltro non solo la linea fondamentale perseguita dal legislatore costituente, ma anche le esigenze di centralità del Parlamento, della rappresentanza dei cittadini, del controllo sull’attività dell’Esecutivo, delle aziende e degli enti pubblici, in ogni loro forma e manifestazione;

– in questo contesto, è giusto superare innanzitutto il cosiddetto bicameralismo “perfetto”, fondato su un identico lavoro delle due Camere e quindi, alla lunga, foriero anche di lungaggini e difficoltà del procedimento legislativo; ma occorre farlo mantenendo appieno la sovranità popolare, così come espressa fin dall’art. 1 della Costituzione e garantendo una rappresentanza vera ed effettiva dei cittadini, nelle forme più dirette;

– il Senato, dunque, non va “abolito”, così come non va eliminata l’elezione da parte dei cittadini della parte maggiore dei suoi componenti; possono essere individuate anche forme di rappresentanza di altri interessi, nel Senato, come quelli delle autonomie locali, della cultura, dei saperi, della scienza; ma in forme tali da non alterare il delicato equilibrio delle funzioni e della rappresentanza;

– la maggior parte dell’attività legislativa può ben essere assegnata alla Camera, così come il voto di fiducia al Governo; ma individuando nel contempo forme di partecipazione e tipi di intervento da parte del Senato, così come previsto in molti dei modelli già esistenti in altri Paesi;

– in nessun modo il Senato può essere escluso da alcune leggi di carattere istituzionale, nonché dalla partecipazione alla formazione del bilancio, che è lo strumento fondamentale e politico dell’azione istituzionale e dei suoi indirizzi anche con riferimento alle attività di Autonomia e Regioni;

– tutto questo può essere realizzato agevolmente, anche con una consistente riduzione di spese, non solo unificando la gran parte dei servizi delle due Camere, ma anche riducendo il numero dei parlamentari, sia della Camera che del Senato, vista l’opportunità offerta dalla differenziazione delle funzioni;

– bisogna anche dire che concentrare tutti i poteri su una sola Camera, per di più composta anche col premio di maggioranza, lasciando altri compiti minori ad un organismo non elettivo, con una composizione spuria e fortemente discutibile ed obiettivi e funzioni altrettanto oscure, non appare rispondente affatto al disegno costituzionale, dotato di una sua intima coerenza proprio perché fatto di poteri e contropoteri e di equilibri estremamente delicati; un disegno che in qualche aspetto può – e deve – essere aggiornato, ma non fino al punto di stravolgere quello originario.

Queste sembrano, all’ANPI, le linee fondamentali di un cambiamento democratico delle istituzioni, che esalti il ruolo del Parlamento, rafforzi la rappresentanza dei cittadini in tutte le sue espressioni, ed assegni ad ognuna di esse il ruolo che le compete secondo gli orientamenti generali della Carta Costituzionale e le esigenze della democrazia, da perseguire con economicità di spesa ed efficienza dei risultati.

Appare, altresì, pacifico che deve essere riformato il titolo V della Costituzione, procedendo ad una più razionale ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni, che elimini ragioni di conflitto e consenta agli organi centrali dello Stato di esprimere una legislazione di pieno indirizzo su materie fondamentali per tutto il territorio; definisca compiutamente e definitivamente il ruolo delle Regioni, a loro volta bisognose di riforme sulla base dell’esperienza realizzata dal 1970 ad oggi, che spesso le ha viste diventare altri organismi di centralizzazione dei poteri e le riconduca a funzioni di indirizzo e controllo e non di gestione; nonché precisi in modo conclusivo tutta la materia delle Province e degli enti intermedi, finora risolta con provvedimenti parziali che non sembrano corrispondere ad esigenze di effettiva razionalità e di contenimento delle spese.

Tutto questo richiederà tempi più adeguati, escluderà la fretta, rispondente, piuttosto che ad esigenze razionali, ad altro tipo di logiche; ma dovrà essere affrontato senza tergiversazioni e senza inopinati stravolgimenti dei metodi e degli stessi contenuti. Se è giusto porre rimedio ad alcune incongruenze strutturali rivelate dall’esperienza, l’obiettivo deve essere quello di farlo con saggezza e ponderazione, ed anche con le competenze necessarie, sempre preferibili alla improvvisazione ed all’incoerenza di una fretta dettata da ragioni molto lontane dal rispetto con cui si devono affrontare serie riforme costituzionali.

Ci sono, sul tappeto, diverse proposte; altre sono fornite dall’esperienza giuridica e politica di altri Paesi; le si esamini senza pregiudizi e insofferenze ed ascoltando pareri e proposte che possono contribuire al miglior esito delle riforme.

E si approfitti dell’occasione per un ripensamento della legge elettorale, che così come approvata da un ramo del Parlamento, non risponde alle esigenze di una vera rappresentanza e di democrazia e soprattutto contraddice, oltre alle attese di gran parte dei cittadini, le stesse indicazioni della Corte Costituzionale.

Infine, l’occasione non appare idonea per raccogliere l’antica esigenza, manifestata da altri Governi e sempre respinta, di un rafforzamento dell’esecutivo e del suo Presidente, che vada a scapito della funzione e del ruolo del Parlamento, al quale il Governo può indicare priorità, come è suo diritto, ma non imporre scadenze e calendari privilegiati rispetto a qualunque autonoma iniziativa del Parlamento.

Su tutti questi temi, l’ANPI è pronta a discutere e confrontarsi, ma prima di ogni altra cosa, intende informare i cittadini, perché sappiano qual è la reale posta in gioco e capiscano che questa Associazione, che si rifà a valori fondamentali e in essi trova la sua forza e la sua autorevolezza, intende esercitare non solo la sua funzione critica, ma anche la sua capacità propositiva, nel rispetto assoluto del suo ruolo e della sua autonomia.

Quando si tratta di difendere valori che si richiamano alla Costituzione ed alla democrazia, oltreché ai diritti di fondo in cui si esprime la sovranità popolare, l’ANPI non può che essere in campo, non per conservare, ma per innovare, restando però sempre ancorata ai valori ed ai princìpi della Costituzione.

Questa non è l’ora della obbedienza ai diktat, ma è quella della mobilitazione, a cui chiamiamo tutti i cittadini, per fare ciò che occorre con la dovuta ponderazione e col rispetto e la salvaguardia degli interessi fondamentali dei cittadini, che certo aspirano ad un rinnovamento, ma in un contesto equilibrato e democratico, corrispondente alle linee coerenti e chiaramente definite dalla Costituzione repubblicana.

BARRICATE Numero straordinario per il 70° anniversario delle Quattro Giornate di Napoli

27 Settembre 2013 Nessun commento »

Cliccare sul link per scaricare il numero straordinario di BARRICATE per il 70° anniversario delle Quattro Giornate di Napoli

ANPI 2013 – BARRICATE

1943-2013: 70° anniversario delle Quattro Giornate

24 Settembre 2013 Nessun commento »

1943-2013: 70° anniversario delle Quattro Giornate

Dal 28 settembre al 1 ottobre

Vivere e far rivivere sul territorio cittadino l’orgoglio napoletano di settant’anni.

 

Il programma degli eventi per il 70° Anniversario delle Quattro Giornate di Napoli è consultabile sulla pagina  http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/22633

Come testimone-protagonista delle Quattro Giornate (‘privilegio’ dell’eta’….!) porto dentro di me il ricordo indelebile degli eventi vissuti settant’anni fa, convinto, come tuttora sono e resto, che essi hanno segnato il corso successivo della mia esistenza, orientandolo verso ideali civili, politici e culturali ancorati ai valori forti di libertà, pace e democrazia. E’ accaduto a me, allora adolescente, come a tanti,uomini e donne di Napoli, di fare la cosa giusta: riprendere nelle mani il proprio destino. 

Antonio Amoretti

Presidente A.N.P.I. Napoli


1943 2013 la memoria è il futuro

15 Settembre 2013 Nessun commento »

1943: era l’anno delle Quattro Giornate di Napoli

2 Maggio 2013 Nessun commento »