Appello

7 Settembre 2019 Lascia un commento »

Appello

La Resistenza al nazifascismo fu lotta comune, che unì chi combatté per una convivenza umana fondata sulla libertà, sulla pace e l’amicizia tra i popoli. In tutti i paesi d’Europa questa lotta per l’esistenza poté sostenersi e svilupparsi grazie all’eroismo e all’abnegazione dei combattenti, ma anche grazie al coraggio e allo spirito di sacrificio di quelle popolazioni, che in tutti i modi aiutarono i movimenti partigiani a contrastare la ferocia distruttrice nazista, che mise a ferro e fuoco città e paesi annientando inermi cittadini, uomini, donne, anziani e fanciulli per rappresaglia. Le perdite più significative e dolorose nella Seconda guerra mondiale – circa 25 milioni di persone – le ebbe a subire l`URSS, il cui ruolo storico in questi eventi bellici fu fondamentale per la vittoria e per la liberazione dei popoli dalla schiavitù del fascismo. Per la sola liberazione della Polonia furono circa 600.000 le perdite dell’esercito sovietico. In Ungheria 140.000, così in Cecoslovacchia. In Romania 69.000 ed ancora in Jugoslavia 8.000, 26.000 in Austria, e migliaia in Norvegia, Finlandia ed in altri paesi.

Massacri di massa furono commessi dai nazifascisti in Italia e in tutta l’Europa, occupata dall’esercito tedesco.

La comunanza di sentimenti antifascisti spinse circa cinquemila cittadini sovietici a partecipare alla Resistenza italiana. Un decimo di questi perì in combattimenti o nei lager nazisti insieme a milioni di altri connazionali. Ancora oggi sono in corso le ricerche per scoprire l’identità di questi combattenti sovietici per la libertà e l’indipendenza dell’Italia, di cui esistono a volte solo fotografie con i compagni italiani. Grazie anche all’eroica lotta del movimento partigiano in Italia, in URSS ed in altri paesi europei finalmente venne il tanto atteso, glorioso giorno della Liberazione. A chi fu vittima delle atrocità del nazifascismo, a coloro che soffrirono o morirono con o senz’armi in mano nella lotta contro gli invasori, a chi difese con il sacrificio della propria vita i principi di libertà, di giustizia e di pace deve andare il nostro perenne ricordo e la nostra profonda gratitudine. Nessuno e nulla dovrà essere dimenticato.

Il compito nostro e delle generazioni future è quello di lottare per impedire che possa ripetersi una tragedia come la Seconda guerra mondiale, con la rinascita del fascismo. Di qui l’esigenza di conservare la memoria degli eventi di quel tempo e del ruolo dei nostri popoli nella sconfitta del nazismo, per evitare la distorsione e falsificazione della storia.

È necessario ricordare tutti i liberatori negli eventi commemorativi senza ingiuste e antistoriche esclusioni.

Associazione Massimo Gorki –  ANPI, Comitato Provinciale di Napoli –

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